アヤメと髮と水流と : 植物表現の分析によるルーヴルの「岩窟の聖母」の制作年代推定の試み

Abstract

L'obbiettivo di questo saggio è di dimostrare, per mezzo di un'analisi stilistica e scientifica delle caratteristiche delle piante raffigurate nella "Vergine delle Rocce" del Louvre, che l'opera appartiene al secondo periodo milanese di Leonardo (1506-13), in modo da corroborare l'ipotesi già avanzata dall'autore che la versione parigina sia stata destinata dal Re di Francia Luigi XII a fungere da pala d'altare per la pace dell'anima della sua prima consorte Giovanna di Valois, scomparsa nel 1505. Nel primo capitolo l'autore cerca di chiarire il simbolismo nascosto delle piante e spiega come il giaggiolo vicino al bambino in ginocchio rappresenti di fatto lo stemma della Casa reale di Francia, la fleur de lis, e come il bambino in questione appartenga alla dinastia dei Valois. Nel secondo capitolo, mettendo a confronto le varie caratteristiche delle foglie della versione parigina con le considerazioni ottiche sulle foglie contenute nel Codice G dell'Institut de France e scritte presumibilmente poco prima del 1510, dimostra che la tecnica del chiaroscuro delle piante riflette puntualmente la descrizione verbale del Codice. Nel terzo e quarto capitolo, ripercorrendo l'evoluzione degli studi scientifici di Leonardo sull'acqua, prova che le forme curiosamente stilizzate delle foglie del giaggiolo sono un'espressione della legge del movimento della "quantità continua", legge scoperta soprattutto attraverso le sue ricerche sulle correnti d'acqua del secondo periodo milanese. Si può così affermare che dal punto di vista stilistico, scientifico ed anche storico, la versione parigina appartiene al secondo periodo milanese di Leonardo.